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La Grotta di Seiano, di estremo interesse naturalistico-archeologico, oltre che paesaggistico, è compresa nella zona terrestre, contigua all'area marina protetta, che si estende dal promontorio di Trentaremi al vallone di Gaiola, oggi racchiusa all'interno del Parco Archeologico Ambientale del Pausilypon. 

Grotta-di-Seiano
anfitetro
Pausylipon 704
pausylipon
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arate

Il complesso a cui si accede attraverso l'imponente Grotta di Seiano, traforo di epoca romana lungo più di 700m che congiunge la piana di Bagnoli con il vallone della Gaiola, racchiude parte delle antiche vestigia della villa del Pausilypon, fatta erigere nel I Sec a.C. dal Cavaliere romano Publio Vedio Pollione. Qui, nell'incanto di uno dei paesaggi più affascinanti del Golfo, è possibile ammirare i resti del Teatro, dell'Odeion e di alcune sale di rappresentanza della villa, le cui strutture marittime  fanno oggi parte del limitrofo Parco Sommerso di Gaiola, su cui si affacciano i belvedere a picco sul mare del Pausilypon.

L’amenità e la bellezza dei luoghi, il clima mite, la natura lussureggiante, furono alcuni dei fattori che a partire dal I Sec. a.C. resero ricercati tali luoghi, tanto che in breve tempo divennero i più lussuosi e celebri del mondo romano, inducendo senatori e ricchi cavalieri a collocare qui le loro dimore. Tra queste certamente la villa del Pausilypon (tregua dagli affanni) è quella di cui restano le più significative testimonianze. Il complesso rappresenta uno dei primi esempi di villa costruita adeguando l'architettura alla natura dei luoghi comprendendo, oltre alla parte abitativa, impianti termali, giardini, quartieri per gli addetti ai servizi, aree per gli spettacoli, e verso il mare le strutture portuali con gli edifici connessi e il complesso sistema di peschiere ancora ben conservato. Alla morte di Vedio Pollione la villa, grazie alla sua posizione privilegiata sul mare con vista dominante su tutto il golfo di Neapolis, divenne residenza imperiale di Augusto, e di tutti i suoi successori. La villa, anche se non è stata riportata alla luce in tutta la sua estensione, comprende al suo interno i resti archeologici di un teatro, abilmente realizzato sotto il profilo tecnico e progettato  alla maniera “greca” e cioè sfruttando l’andamento scosceso della collina.

 

Cose da fare e da vedere:

Il biglietto costa 6 euro e si entra in gruppo guidato. Per evitare di arrivare e non trovare posto nel gruppo, conviene prenotare il biglietto entrando nel sito: https://www.gaiola.org/pausilypon

Il sito di tutta l’Area Marna Protetta a cui appartiene la grotta di seiano è: https://www.areamarinaprotettagaiola.it/

 

Tempo per la visita:

Per una visita si devono prevedere circa 2 ore.

 

Come arrivare alla Grotta di Seiano

Il sistema più economico è un bus di linea n° 151 da piazza Garibaldi a Vittoria; qui prendere il R7 verso La Pietra e scendere a Cattolica, da qui a piedi verso la Grotta di Seiano, vi sono circa 200 metri (ci vogliono oltre 50 minuti più l’attesa al cambio di bus).

Soluzione alternativa è selezionare altri 2 o 3 siti da vedere e noleggiare un auto con conducente (per gruppi di 4-6 persone) che consente un’escursione privata che vi permette di diminuire drasticamente i trasferimenti in bus e ottimizzare la giornata, visitando molti altri siti anche ad una certa distanza da Napoli (Pozzuoli, Bacoli, Posillipo, Monte di Procida, ecc….).

Per tale soluzione, spesso vi sono tariffe promozionali molto vantaggiose (consultare il sito: www.escursionicampania.com)

 

Ulteriori dettagli

Il Teatro era dotato di 13 ordini di sedili nella prima cavea, 6 in quella media e poteva ospitare fino a duemila persone. Sul versante opposto al teatro era ubicato l’Odeion, teatro coperto con una piccola cavea, destinato a spettacoli, rappresentazioni musicali e audizioni di retorica. Inoltre all’interno del parco sono presenti i resti del Sacrarium e di un Ninfeo.

 Della parte residenziale della villa, dotata di ambienti di rappresentanza, sono visibili alcuni degli ambienti termali, in particolare il calidarium. I resti di altre case romane sono evidenti lungo la costa, in particolare a Marechiaro e alla Gaiola (“Palazzo degli Spiriti”).

Oggi il Parco Archeologico del Pausilypon ed il Parco Sommerso di Gaiola, recuperati e resi fruibili, anche grazie alla collaborazione del Centro studi Interdisciplinari gaiola onlus, rappresentano un  comprensorio turistico-culturale di enorme rilevanza per la Città di Napoli.

 Oggi il Parco Archeologico del Pausilypon ed il Parco Sommerso di Gaiola, recuperati e resi fruibili, anche grazie alla collaborazione del Centro studi Interdisciplinari gaiola onlus, rappresentano un  comprensorio turistico-culturale di enorme rilevanza per la Città di Napoli.

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